Descrizione estesa
Il momento decisivo sarà giovedì 14 marzo 2024, alle ore 11.00, quando il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano proclamerà la Capitale italiana della cultura per l’anno 2026. L’appuntamento si terrà alla sala Spadolini, presso il Ministero della Cultura, dove il 4 e il 5 marzo scorsi si erano susseguite le audizioni delle dieci candidate finaliste. L’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese si presenta ancora una volta con tutti i dieci sindaci di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda. Il protocollo prevede che siano ammessi in sala tre delegati, guidati dalla presidente Agnese Carletti, ma tutti i primi cittadini del territorio hanno deciso di essere insieme a Roma per testimoniare il sostegno unitario alla candidatura anche in occasione della cerimonia che conferirà il titolo.
La Capitale italiana della cultura 2026 sarà annunciata dal Ministro su raccomandazione motivata della Giuria presieduta da Davide Maria Desario e composta da Virginia Lozito, Luisa Piacentini, Andrea Prencipe, Andrea Rebaglio, Daniela Tisi, Isabella Valente. L’iniziativa sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube del Ministero della Cultura. Oltre alla Valdichiana Senese, le altre candidature finaliste sono Agnone, Alba, Gaeta, L’Aquila, Latina, Lucera, Maratea, Rimini, Treviso.
La presidente dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese Agnese Carletti evidenzia la soddisfazione per il lavoro svolto: “Siamo consapevoli che tutte le candidature finaliste esprimano un livello altissimo di elaborazione e siamo quindi orgogliosi di confrontarci con realtà tanto autorevoli; abbiamo sempre creduto che il nostro progetto fosse solido, credibile e condiviso, soprattutto orientato al futuro del nostro territorio”.
Nell’audizione del 5 marzo scorso, Carletti aveva rivolto alla giuria un sentito appello conclusivo: “La Valdichiana Senese vuole diventare Capitale italiana della cultura non perché cerca una medaglia da mettersi al petto, ma anzi perché ha bisogno di un accompagnamento non assistenzialistico in un percorso nel quale crediamo fermamente e che andrà avanti a prescindere. Essere Capitale della Cultura significherebbe però percorrere questa strada più velocemente e, permettetemi di aggiungere, prima che per le aree interne sia troppo tardi. Ci siamo addirittura immaginati che l’arte e la cultura possano permetterci di dimostrare che il mondo non va cercato fuori da nostri centri, ma il mondo è nei nostri centri, il mondo è i nostri centri, strettamente interconnessi l’uno all’altro, dove si può vivere a contatto con la natura e con ritmi umani”.
La proclamazione si può seguire in diretta sul canale YouTube del Ministero della Cultura: https://youtube.com/live/g0PdT0OckPc?feature=share